Elenco Poesie-1

 

 

I piccoli ruscelli fanno i grandi fiumi

 

Prefazione

 

Quando pubblicai, nel lontano 1989, “L’affronto”, molte furono le manifestazioni di partecipazione affettuosa alla mia pubblicazione. Ebbi in particolare la stima dell’allora Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di S. Maria C. V., Avv. Alfonso Martucci, che in una bellissima lettera del 23.12.1989, tra l’altro scriveva:

L’affronto esprime una sensibilità culturale ed umana che vi fa onore e che, per la verità, inorgoglisce anche noi, quali Vostri colleghi. Ho sempre sostenuto che l’anima dell’Avvocato, quello nobile e generoso, è sempre tesa verso il Bello e verso il Buono e Voi, caro Cimino, con il vostro lavoro letterario certamente lo confermate”. Aggiungeva : “…rappresenta certo un’aspirazione elevata dell’animo umano che si raccoglie anche nella esperienza sofferta della toga. Consentitemi, infine, di attestarvi che specie la parte seconda, quella in versi, ha costituito per me un autentico godimento spirituale perché mi ha fatto evocare certe “pure atmosfere montane” care al mio ricordo!”.

L’Arcivescovo Mons. Vito Roberti da Matera mi scriveva il 3.2.1990 una lettera di attestazione di stima nella quale tra l’altro asseriva: “Ho letto con vivo interesse la pubblicazione ed ho ammirato lo stile e il contenuto di poesia, di amore al natio loco, di sentimento, di amore umano, linfa profonda della vita e di cultura del vernacolo locale.

Mi compiaccio vivamente e mi rallegro”.

Il giornalista e collega, avv. Alberto Zaza D’Aulisio, in un articolo apparso a sua firma sul “Giornale di Napoli” scriveva tra l’altro: “Si tratta di una intelligente silloge, frutto di una paziente ricerca … Ne nasce un’antologia svelta, nello stesso tempo, densa di messaggi, di riflessioni, di lirismo e di impegno storico-culturale”.

Il prof. Dante Marrocco, Presidente dell’Associazione Storica del Medio Volturno con sede a Piedimonte Matese tra l’altro, in una sua recensione del libro scriveva: “E’ lo scrittore impeccabile di “La nostra terra, ma in “L’affronto” egli non fa storia ma fantasia, non fotografia ma pittura, non guarda ma medita, più che ritrarre sogna”.

Tali manifestazioni di stima, unite a tante altre di amici, persone di cultura e semplici cittadini amanti dell’arte e della poesia, mi hanno indotto a dare alle stampe alcune poesie, qualcuna delle quali era già in “L’affronto”, ma qui pubblicate in modo sistematico per dare al lettore la possibilità di gustarle e di scoprire con me l’intimo sentire dell’uomo.

La poesia è sentirsi in sintonia con sé stesso e con il mondo che ci circonda, cercando di vibrare e far vibrare l’animo in un ambiente psicologico ed ideale pulsante di sensazioni, sentimenti veri ed immaginari, per rendere meno uggiosa l’esistenza.

È un modo come tanti altri per tentare di capire profondamente gli esseri, a cominciare da noi stessi.

È la sensazione più bella che l’uomo può avvertire, come quando osserva un fiore, il cielo stellato, l’eterno fiorire delle cose, che ci dà la coscienza (chissà che poi non sia certezza) che al di là della mutevole apparenza non vi sia una realtà fantasiosa e forse anche effettiva del Bello, del Buono e del Vero.

È con questo animo che licenzio alla stampa le mie poesie, sperando che possano essere, per me e per chi le leggerà, una delle tante cose belle che ci offre la vita.

 

Piedimonte Matese, 11 novembre 1995

Luigi Cimino

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